Un fiume blu si fa strada attraverso ripide colline scavate nelle montagne e ricoperte da vigneti. I placidi e pittoreschi villaggi vedono sorgere ovunque le tipiche cantine imbiancate a calce, dove il tempo scorre lento e da secoli i viticoltori lavorano instancabilmente per far crescere l’uva destinata alla produzione del Porto.
Questa è la valle del Douro in Portogallo, nota anche come la “valle incantata”. Al contrario di Bordeaux, della Toscana o della Napa Valley, la valle del Douro non gode della fama che meriterebbe, ma è comunque una delle regioni vitivinicole più antiche al mondo. Situata nell’entroterra a un centinaio di chilometri dalla città costiera di Porto, la regione del Douro è divisa in tre zone: Baixa Corgo, Cima Corgo e Douro Superior.
La produzione vitivinicola nella regione del Douro ha una storia molto lunga, che vide le sue origini ben 2.000 anni fa.
Furono i romani a dare origine a questa tradizione, che fu poi consolidata dai monaci cistercensi nel XII secolo con l’avvio della produzione di vino su larga scala, necessario per le funzioni liturgiche e anche per garantire fondi ai monasteri stessi.
Nel corso dei secoli, nella valle del Douro furono costruiti molti terrazzamenti utilizzando diverse tecniche, e questa lunga tradizione ha creato un patrimonio dalle radici antiche e profonde. L’uomo ha così dato forma a un paesaggio di eccezionale bellezza, simbolo del duro lavoro che la coltivazione di queste terre richiede.
Un viaggio in queste splendide terre, dichiarate patrimonio dell’UNESCO nel 2001, è un’esperienza davvero emozionante. Oltre al paesaggio incantevole, i visitatori hanno l’imbarazzo della scelta visto l’immenso numero di quintas (cantine) che sorgono tra i vigneti, una più bella dell’altra. Ma niente paura, abbiamo stilato una lista per aiutarti a scegliere le cantine da visitare nella valle del Douro!
Come arrivare
Se stai pensando di visitare la valle del Douro, puoi raggiungerla con un viaggio panoramico in treno partendo da São Bento, la stazione ferroviaria nel centro storico di Porto. Ammira gli spettacolari paesaggi (in particolare tra Foz Tua e Pocinho) e segui il corso del fiume Douro fino a raggiungere la valle.
Quinta de la Rosa
A breve distanza da Pinhão, una piccola cittadina che si gira a piedi in meno di un’ora, si trova Quinta de la Rosa, una cantina famosa per i suoi vitigni eccellenti e il Porto (un vino liquoroso).
La tenuta è il risultato dello spirito pionieristico del suo fondatore e di una lunga tradizione familiare. Nel 1815 Dietrich Feuerheerd, originario di Amburgo, fondò una compagnia di navigazione chiamata Feuerheerd Bros, che comprava e vendeva Porto. Sua figlia Claire ricevette da lui Quinta de la Rosa come regalo di battesimo, ma la storia moderna della tenuta inizia nel 1988 quando Sophia (nipote di Claire) e suo padre Tim iniziarono a produrre il Porto con la loro etichetta.
Con una splendida vista sulla valle, il ristorante di Quinta de la Rosa serve piatti della cucina portoghese preparati con prodotti locali e verdure coltivate nell’orto. Prova il gazpacho di barbabietola con formaggio fresco e arance, o il delizioso branzino con purea di cavolfiore caramellato. Ogni piatto è abbinato ai vini di Quinta de la Rosa, su indicazione dell’enologo Jorge Moreira. I vini di Quinta de la Rosa sono ricchi e corposi, con notevoli caratteristiche di acidità, mineralità e freschezza. Sono prodotti con uve di prima qualità provenienti dai vigneti situati in una splendida posizione proprio sul Douro, incastonati tra le montagne che li abbracciano sia a nord che a sud.
Quinta de la Rosa produce, tra gli altri, anche tre diversi tipi di Porto, il fiore all’occhiello della cultura vinicola portoghese. Scegli un Porto Vintage, lasciato invecchiare per quasi otto anni, e rimarrai sorpreso dal colore rubino scuro e dalle note di mora e mirtillo percettibili al palato.
Durante la vendemmia, che avviene ogni anno tra settembre e ottobre, è possibile partecipare ad attività come il taglio e la pigiatura dell’uva. Dai vita alla tua versione personale di Lucille Ball mentre ti muovi al ritmo della musica folk e ti cimenti in questa antica tradizione ancora diffusa nella valle del Douro.
Quinta Nova
Quinta Nova è la cantina più antica della valle del Douro ed è parte integrante della storia del vino portoghese. Fondata all’inizio del XVIII secolo, la dimora storica è ora diventata un ottimo ristorante e un boutique hotel di undici camere dove ci si sente subito a casa.
La proprietà è situata nel cuore di una tenuta di 120 ettari, e sovrasta il fiume Douro, regalando una splendida vista sugli sconfinati vigneti che si estendono a perdita d’occhio. La cantina originale (risalente al 1764) e la dimora ottocentesca sono armoniosamente integrate nel paesaggio.
Credit: Quinta Nova
Gli amanti della natura e dell’outdoor apprezzeranno il percorso pedonale, con tre diversi tracciati che permettono di passeggiare nella tenuta. Vale la pena dedicare un po’ di tempo a lunghe e tonificanti passeggiate per contemplare le rive del fiume e la piccola cappella di Nossa Senhora do Carmo, costruita nel XVII secolo per proteggere gli uomini che navigavano lungo un tratto particolarmente pericoloso del fiume Douro.
Quinta Nova in origine produceva esclusivamente Porto, ma oggi vanta diverse varietà, tra cui una selezione di sofisticati vini rossi e bianchi che sono pura espressione del terroir della regione. È anche l’unica tenuta vitivinicola della valle del Douro a disporre di un piccolo museo del vino, che espone circa 500 manufatti del XIX e XX secolo legati alla produzione vitivinicola locale.
Lo chef André Carvalho è a capo della cucina della tenuta Terraçu. Il ricco menù propone ingredienti freschi e di stagione provenienti da agricoltori locali. Se desideri restare per la notte, sarai accolto nelle armoniose camere dell’hotel in stile vintage, con parquet di legno lucido, tappeti persiani e articoli da toeletta in abbondanza nel bagno.
Quinta do Vallado
I valori di Quinta do Vallado rispecchiano quelli simboleggiati dal fiore di Esteva, un cespuglio resinoso locale emblema di virtù quali persistenza, resistenza e resilienza. Con i suoi scintillanti petali bianchi, l’Esteva non lascia nessuno indifferente. Questo è il messaggio che Quinta do Vallado vuole trasmettere attraverso i suoi vini e la sua tenuta.
Fondata nel 1716, Quinta do Vallado apparteneva a Dona Antónia Adelaide Ferreira, una visionaria che contribuì a diffondere la tradizione del vino in parti inesplorate della valle nel XVIII secolo. Ferreira promosse attivamente la qualità del Porto e contribuì a finanziare scuole, strade e ospedali. Divenne una sorta di eroina popolare quando diede lavoro a molti abitanti del posto.
Quinta do Vallado è ancora oggi nelle mani dei suoi discendenti. Sulla scia della tradizione introdotta da Dona Ferreira, la cantina dona ogni anno parte dei suoi ricavi ad associazioni di beneficenza che sostengono le persone bisognose nella valle del Douro.
Non sorprende che i valori della generosità e dell’ospitalità siano parte integrante di Quinta do Vallado. Fin dal momento all’arrivo, nessuna esigenza dei viaggiatori viene lasciata insoddisfatta, dal primo bicchiere di Porto offerto in omaggio al tour della tenuta.
L’hotel dispone di tredici camere (cinque camere nella storica casa principale e otto di recente costruzione nell’edificio moderno) che vantano letti grandi e comodi, bagni spaziosi e splendidi balconi esposti al sole. Nascosta in fondo al giardino c’è una piscina con terrazza che invita a rilassarsi, e in una zona separata, tra gli alberi di agrumi, c’è anche una piccola palestra, oltre a una sauna/vasca idromassaggio. Consigliamo di fare un picnic in riva al fiume: il personale ti preparerà un cestino con coperte, cuscini e persino cappelli da sole, se necessario. Naturalmente, non mancheranno il cibo delizioso e una bottiglia di Quinta do Vallado Prima, un vino bianco secco con intensi profumi floreali e note di agrumi maturi.
Quinta do Crasto
Leonor e Jorge Roquette, i custodi di quarta generazione di Quinta do Crasto, hanno rilevato l’azienda nel 1981 e, nonostante il duro lavoro di ammodernamento e ampliamento dei vigneti, vogliono rispettare il patrimonio ecologico della tenuta, che risale a secoli fa.
Credit: Quinta do Crasto
Non sorprende che a Quinta do Crasto si possa ancora ammirare uno dei Marcos Pombalinos, i marcatori di granito originariamente utilizzati come indicatori quando il Douro divenne la prima regione vinicola delimitata al mondo nel 1758. Oggi tutti questi marcatori sono stati dichiarati monumenti di interesse nazionale. Tuttavia, il vero fiore all’occhiello della tenuta è la famosa piscina a sfioro, progettata all’inizio degli anni 2000 dall’architetto vincitore del Premio Pritzker Eduardo Souto de Moura.
Situata in uno dei punti più alti di Quinta do Crasto, la piscina sembra librarsi a mezz’aria sul fiume Douro, dando l’illusione di essere magicamente sospesa sulla valle. La particolare architettura crea illusioni ottiche a seconda dell’angolo da cui viene osservata la piscina. Apparentemente a forma di rettangolo, in realtà è trapezoidale. Il design massimizza la luce naturale e non resisterai alla tentazione di fare un tuffo rinfrescante sotto gli intensi colori del cielo mentre il sole scompare all’orizzonte. Il luogo perfetto anche per uno scatto Instagram memorabile!
Immerso in questo paesaggio incredibile, e pervaso da quel senso di serenità che si infonde in tutti coloro che visitano Quinta do Crasto, assapora un Crasto Rosè, un vino fresco ed equilibrato con espressive note di lampone e violetta. Alla salute!
Quinta da Pacheca
Se vuoi vivere un’esperienza ancora più unica nella valle del Douro, soggiorna al The Wine House Hotel – Quinta da Pacheca, dove potrai dormire in una botte di vino gigante, immerso nella tranquillità della valle.
Situato nel cuore di un vigneto di 116 anni, l’hotel è un progetto architettonico audace costituito da botti da vino che si adattano al paesaggio come se fossero piccoli alveari allineati. Ogni suite prende il nome da una delle varietà di uva Douro e dispone di una grande porta rotonda che si apre su un piccolo balcone affacciato sul fiume e sulla città di Peso da Régua. Le camere sono accoglienti, con un comodo letto rotondo e una vista mozzafiato, e sono tutte dotate di bagno privato con cabina doccia.
Credit: Quinta da Pacheca
Ma la tenuta è aperta anche a chiunque voglia visitare la cantina e semplicemente degustare vino da botti vere. Quinta da Pacheca comprende 15 cantine di vinificazione dove si producono Porto, rossi e bianchi, e anche molti vini sperimentali. Con la Touriga Francesa, uno dei vitigni più importanti della regione del Douro, Quinta da Pacheca ha lanciato un nuovo progetto nel 2020. La Grande Reserva Touriga Francesa è caratterizzata prevalentemente da uva nera con note di cioccolato. Concedersi del cioccolato è un modo gratificante per terminare la giornata, e certamente il modo migliore anche per concludere il tour del vino della valle del Douro.