In vista della conferenza sul clima COP26, le ricerche online per “Glasgow cultura” hanno visto un’impennata del 300% nei giorni prima del vertice, durante i quali c’è stato anche un aumento senza precedenti nelle ricerche di informazioni sul cibo locale.
Una rapida ricerca ti mostrerà una schiera di splendidi hotel e ristoranti nella zona di Finnieston, sviluppatasi durante l’ultimo decennio. Il 2021 ha anche visto la prima stella Michelin in città dopo 18 anni. Se sei impaziente di scoprire cosa puoi vedere e fare durante un city break a Glasgow, sappi che sei in ottima compagnia.
Dove mangiare
Ex centro industriale e ora città moderna e vivace, Glasgow è a buon diritto famosa per la sua capacità di reinventarsi, in particolare per quanto riguarda il panorama gastronomico. Dimentica gli stereotipi: la città brulica di chef pluripremiati e di menù basati sui migliori ingredienti scozzesi, che non hanno nulla a che vedere con il Mars fritto o con l’Irn-Bru (una bibita analcolica).
Lorna McNee è stata insignita di una stella Michelin nel gennaio 2021 per il suo ristorante Cail Bruich a West End ed è l’unica chef donna scozzese ad aver ricevuto una stella negli ultimi 20 anni. Gli ingredienti utilizzati nel suo ristorante sono a km zero e sostenibili e variano seguendo il passo delle stagioni locali.
Credit: Cail Bruich
A contribuire alla fama di Finnieston come uno dei quartieri più di tendenza al mondo (per trovarlo ti basterà seguire la gru gigante) c’è The Gannet, nato dall’idea di tre amici e impegnato nell’utilizzo di materie prime a km zero, dai piccoli produttori artigianali ai raccoglitori agli agricoltori. Insieme a Ox and Finch, uno dei ristoranti più amati di Glasgow per i suoi piccoli piatti di cucina mediterranea, durante la COP26 The Gannet ha aderito alla campagna Plate Up For Glasgow, volta ad affrontare il problema dello spreco alimentare creando bevande e piatti a base di ingredienti che normalmente sarebbero stati buttati via.
Nato a Glasgow da genitori italiani, lo chef Nico Simeone ha aperto il suo primo ristorante Six by Nico a Finnieston nel 2017, cui hanno fatto seguito le filiali di Belfast, Manchester, Liverpool e Londra. La particolarità del ristorante è la possibilità di assaporare un menù di sei portate che varia ogni sei settimane, ispirato a un posto o a un ricordo diverso. Beat 6, in Whitehill Street, nel quartiere Dennistoun, è il nuovo ristorante no-profit del brand. I menù a rotazione si rifanno ad alcuni dei piatti più apprezzati del Six by Nico, ma l’intero ricavo viene donato al Beatson Cancer Charity, che sovvenziona il Beatson West of Scotland Cancer Centre.
Cosa fare
La seconda città della Scozia non è seconda a nessuno in materia di cultura. È stata nominata Città europea della Cultura nel 1990 e i suoi musei ti lasceranno a bocca aperta tanto dall’interno quanto dall’esterno, grazie all’operato di alcuni degli architetti più famosi al mondo. L’architetto, designer e artista autoctono Charles Rennie Mackintosh è considerato il padre del Glasgow Style, motivo per cui le sue opere sono celebrate in tutta la città. Tra i capolavori ricordiamo The Lighthouse, che originariamente ospitava la sede del quotidiano TheHerald, la prima opera commissionata pubblicamente a Mackintosh, dalla cui torre, la Mack Tower, è possibile ammirare un magnifico panorama sulla città. Ulteriori oggetti e pezzi d’arredamento creati da Mackintosh sono esposti al Kelvingrove Art Gallery and Museum e all’Hunterian Art Gallery, presso l’Università di Glasgow.
Credit: VisitScotland/Kenny Lam
Il Riverside Museum deve la sua meravigliosa facciata all’architetto Zaha Hadid, premiata poco prima della sua scomparsa. Situato sulle sponde del fiume Clyde, espone opere provenienti dall’ex Museum of Transport e rende omaggio al passato della città come centro di ingegneria navale. Accanto al museo è ormeggiata la celebre nave The Tall Ship Glenlee.
Il leggendario panorama musicale di Glasgow l’ha resa la prima UNESCO City of Music del Regno Unito. Ogni settimana la città fa da cornice a oltre 100 eventi musicali in location uniche nel loro genere, come il Barrowland e il King Tut’s Wah Wah Hut. Inconfondibile grazie alla sua enorme insegna al neon, il Barrowland Ballroom è un’istituzione cittadina che può accogliere fino a 2.000 persone. È popolare tanto tra le band quanto tra gli amanti dei concerti e ha visto esibirsi sia David Bowie che gli Oasis, scoperti da Alan McGee al King Tut’s Wah Wah Hut nel 1993.
Con circa 100 giardini e parchi, Glasgow è in cima alle classifiche del Regno Unito in quanto ad aree verdi e spazi all’aperto. Costeggiato dal fiume Clyde, Glasgow Green è il più antico parco cittadino e il luogo perfetto per godersi una passeggiata pomeridiana, soprattutto in primavera con i ciliegi in fiore. Troverai pace, tranquillità e una grande varietà di piante esotiche nella serra a cupola del Kibble Palace nel Giardino Botanico di Glasgow nel quartiere West End.
Dove dormire
Il Kimpton Blythswood Square, situato in un palazzo del XIX secolo in stile georgiano, dà su una delle numerose aree verdi della città e vanta numerosi comfort di lusso, tra cui una moderna spa. Parte integrante della sua politica di sostenibilità progressista, il suo nuovo ristorante iasg (che significa pesce in gaelico) rende omaggio ai migliori frutti di mare scozzesi e lavora solo con fornitori che garantiscono la tracciabilità e che pescano esclusivamente in acque con un sistema di approvvigionamento sostenibile.
Dimentica qualunque preconcetto tu possa avere sugli hotel vicini alle stazioni: il Voco Grand Central collega la stazione centrale con il quartiere dello shopping con un tocco di stile. Grazie alla ristrutturazione avvenuta nel 2021, questo storico hotel in cui hanno alloggiato Winston Churchill e i Rolling Stones ora ha un nuovo stile contemporaneo che va ad aggiungersi ai suoi caratteristici tratti originali.