Molti viaggiatori visitano la città andalusa di Granada con l’intento di vedere solo un monumento, che di per sé merita sicuramente il viaggio: l’Alhambra. Il vasto complesso del palazzo-fortezza, contraddistinto da cortili con portici ombreggiati e fontane zampillanti, si staglia scenograficamente sullo sfondo della catena montuosa della Sierra Nevada e rappresenta l’apice dell’architettura moresca in Spagna. Nonostante molti visitatori puntino dritto all’Alhambra per poi proseguire verso altre tappe, come Cordoba e Siviglia, Granada premia coloro che si trattengono più a lungo per fare una breve sosta in città o immergersi nella sua storia. Nonostante siano passati più di cinque secoli dalla conquista di Granada da parte dei cosiddetti monarchi cristiani Ferdinando e Isabella, esistono molti altri luoghi in cui i tempi del dominio moresco appaiono sorprendentemente recenti, e quartieri come l’Albaicín conservano ancora oggi un’atmosfera spesso magica e misteriosa.
Dove mangiare
Molti dei piatti e degli ingredienti tipici della cucina spagnola sono andalusi, tra cui il gazpacho, lo sherry e persino le tapas. Gran parte dell’olio d’oliva spagnolo viene prodotto proprio qui (non a caso, viaggiando tra le campagne troverai quasi ovunque file e file di alberi che si perdono all’orizzonte), mentre alcune delle migliori specialità di jamón iberico provengono dalla regione dell’Alpujarras, a sud-est di Granada.
L’origine esatta di uno dei cibi simbolo della Spagna (i churros) è controversa, ma è indubbiamente salita alle luci della ribalta quando per la prima volta è stata abbinata alla cioccolata calda; un matrimonio reso possibile dalle navi spagnole, tipicamente andaluse, di ritorno dal Nuovo Mondo. Il Café Fútbol è un’istituzione granadina dove si può iniziare la giornata a base di churros e cioccolata. I tavolini che nei giorni più caldi affollano Plaza de Mariana Pineda invitano i passanti a sedersi per ordinare un granizado (una bevanda a base di ghiaccio tritato) o un bel gelato. Giunti sul posto si consiglia di visitare alcuni luoghi imperdibili nelle vicinanze. Situato appena fuori dalla piazza, il Palacio de Bibataubín è un edificio del XVIII secolo che prende il nome dalla porta moresca di Bibataubín, che un tempo sorgeva proprio qui. A pochi minuti nella direzione opposta sorge il Cuarto Real de Santo Domingo, un gioiello moresco incastonato nel cuore della città e uno dei pochi edifici residenziali sopravvissuti dal XIII secolo, precursore dell’Alhambra e di altri palazzi più famosi. Un punto a favore: l’ingresso è gratuito.
Ammira l’Alhambra gustando un bel pranzo al Carmen Mirador de Aixa. Il quartiere di Albaicín (o Albayzín), che costeggia la collina sovrastata dall’Alhambra, è un labirinto di stradine che seguono l’originale progetto moresco. La zona ospita anche una serie di ristoranti la cui principale attrattiva è la vista del palazzo dalle terrazze private. Anche se non tutti offrono pasti e servizio al pari della location, il Carmen Mirador de Aixa è il migliore in assoluto. Ordina il gazpacho (disponibile solo quando i pomodori hanno raggiunto il culmine della maturazione) e uno dei piatti tipici a base di bacalao (baccalà). Il Carmen Mirador de Aixa è chiuso da novembre alla settimana di Pasqua. Se visiti la città in inverno, all’interno di due storiche case moresche circondate da giardini rigogliosi che offrono una vista altrettanto spettacolare sull’Alhambra, troverai il Carmen de Amen Humeya, che per di più è aperto tutto l’anno.
Cosa fare
Se hai intenzione di visitare Granada, quasi sicuramente ti recherai all’Alhambra, luogo simbolo della città e una delle opere architettoniche più famose al mondo. La prenotazione è obbligatoria e spesso i biglietti terminano con mesi di anticipo. Prima di prenotare un volo o un hotel, la prima cosa da fare è assicurarsi che ci siano biglietti disponibili per l’Alhambra nelle date in cui volerla visitare. Anche se gli ingressi al Palazzo Nasrid, il cuore del complesso, sono programmati, è consigliabile arrivare in anticipo o restare anche dopo aver finito il tour per esplorare la fortezza dell’Alcazaba, la residenza estiva del Generalife, il Palazzo di Carlos V e gli ampi giardini.
Sebbene la popolarità dell’Alhambra sia comprensibile, la folla può avere un impatto sull’esperienza. L’architettura e la maestria del complesso di Nasrid possono essere ammirate più facilmente anche in altri siti moreschi di Granada. Il Palacio de Dar Al-Horra (il Palazzo della donna onesta) di Albaicín fu costruito per la madre di Boabdil, l’ultimo emiro di Granada. La Madraza, originariamente fondata come seminario o madrasa nel XIV secolo, oggi è un centro culturale che fa parte dell’Università di Granada e include parti dell’edificio originale e le successive aggiunte risalenti al periodo barocco e al XIX-XX secolo. Il centro ospita mostre temporanee che offrono uno sguardo sulla scena culturale e artistica granadina odierna. El Bañuelo è uno dei bagni arabi meglio conservati della Spagna. Nonostante le sontuose piastrelle che ricoprivano le pareti siano scomparse da tempo, con un po’ di fantasia è possibile immaginare come sarebbero state nel XII secolo. I Bagni Arabi in sé e per sé non sono reperti storici e, nonostante siano una riproduzione palesemente sterilizzata e romantica della vita nella Granada medievale, il complesso di hammam ricrea l’atmosfera di una casa termale moresca: un bagno turco seguito da un bel massaggio è il modo ideale per terminare una giornata alla scoperta dei luoghi storici di Granada.
L’Alhambra è l’apice dell’architettura moresca. Credit: Age Barros/Unsplash Il castello e i suoi giardini presentano cortili con portici ombreggiati.
Credit: Agatha Depine/Unsplash
La città vanta una miriade di siti storici. Credit: Simon Middleton/Unsplash La Cattedrale di Granada sorge nel quartiere di Albaicín.
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Dove dormire
Parador de Granada
Se i soldi non sono un problema o se sei a Granada per il tuo viaggio di nozze o per festeggiare un altro traguardo che giustifichi l’ampliamento del budget, il Parador de Granada vale la spesa. L’hotel si trova in un convento riconvertito all’interno del complesso dell’Alhambra, dove potrai trascorrere una o più notti nei suoi giardini ed essere tra i primi ad arrivare alla mattina, prima che la folla si accalchi nel corso della giornata.
Le camere del Parador de Granada sfoggiano letti a baldacchino e tocchi in stile moresco. Credit: Booking.com L’hotel è un antico convento situato nel complesso dell’Alhambra.
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Palacio de Santa Inés
Al Palacio de Santa Inés dormirai in una struttura storica più modesta. I due edifici del XVI secolo che ospitano l’hotel risalgono al periodo successivo alla conquista della città da parte di Ferdinando e Isabella nel 1492. Dettagli come le piastrelle, gli affreschi rinascimentali e il tetto in stile mudéjar sono stati meticolosamente conservati, mentre le camere sono dotate di tutti i comfort che ci si aspetterebbe da un hotel contemporaneo. La posizione nel quartiere dell’Albaicín è comoda per raggiungere molti dei luoghi più famosi di Granada: la Cattedrale si trova a meno di dieci minuti a piedi, mentre l’Alhambra troneggia dall’alto ed è raggiungibile in circa 20 minuti a piedi.
Il Palacio de Santa Inés sorge in un edificio del XVI secolo. Credit: Booking.com L’hotel offre balconi con panorami spettacolari.
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Casa Morisca
Non lontano dal Palacio de Santa Inés e dall’Albaicín, la Casa Morisca sorge in un edificio della fine del XV secolo e deve il nome all’accezione spagnola usata per indicare i mori che soggiornarono in Spagna dopo la Reconquista, ossia la riconquista da parte dei monarchi cristiani. L’edificio storico è rinato sotto l’occhio vigile dell’architetto Carlos Sanchez, prendendo le forme di un hotel con 14 stanze: il risultato è un rifugio dall’atmosfera suggestiva ottenuta grazie a dettagli curati, che includono una fontana moresca nel cortile centrale ed elaborati soffitti a cassettoni.
La Casa Morisca è situata in una struttura del XV secolo.
Credit: Booking.comTutte le 14 camere sono state progettate da Carlos Sanchez.
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