Iscriversi per frequentare un’università all’estero comporta molte spese: dalle tasse universitarie, fino al vitto e all’alloggio. In questi casi, non sempre sono previste delle borse di studio o dei fondi europei per la mobilità. Questo non vuol dire dover necessariamente rinunciare alla possibilità unica e formativa di studiare all’estero. Oggi esistono infatti numerosi programmi che ti permettono di usufruire di borse di studio messe a disposizione dalla tua università italiana, dal governo o fondi offerti dall’Unione Europea. Questi programmi ti permettono di poter studiare all’estero per un determinato periodo di tempo che può andare dai 3 ai 12 mesi consecutivi e frequentare così le università più prestigiose d’Europa e del mondo come, ad esempio: il Karolinska Institutet di Stoccolma, l’Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera, l’Université Pierre et Marie Curie a Parigi, l’Università di Copenaghen e tante altre. Oltre a permetterti di studiare per uno o più semestri all’estero, alcune università italiane mettono a disposizione la possibilità di conseguire una laurea a doppio titolo, o a titolo congiunto, dopo aver frequentato un’università estera per uno o due anni. Di seguito, ti diamo alcune informazioni sui double degree, i joint degree e sulle altre possibilità di studio all’estero.
Entrambi i programmi prevedono percorsi molto simili e con un periodo di formazione obbligatoria all’estero di uno o due anni, in base agli accordi con l’ateneo straniero. Ogni ateneo offre una buona selezione di corsi di laurea binazionali. In Italia, circa il 13% del totale dei corsi è di tipo doppio o congiunto e riguarda lauree magistrali a ciclo unico, magistrali e triennali, spaziando dal campo giuridico, al campo medico, economico, finanziario e umanistico, fino al campo scientifico-ingegneristico.
L’iscrizione e immatricolazione a un corso di studio a titolo doppio o congiunto potrebbero seguire un iter diverso. È importante tenersi informati sulla pubblicazione di un eventuale bando, sui test, e sui documenti da inviare come, ad esempio, il curriculum studiorum, e il colloquio motivazionale.
Gli studenti vincitori di un bando sono tenuti al pagamento della tassa di iscrizione presso l’ateneo italiano e saranno esonerati dal pagamento delle tasse presso l’università ospitante. L’ateneo potrebbe mettere a disposizione eventuali borse di studio, risorse premiali o fondi.
Prima di iscriverti ad un corso di studio a titolo doppio o congiunto prendi nota dell’offerta formativa del Paese ospitante, i costi per l’alloggio e il vitto. Informati inoltre sulle eventuali possibilità di borse di studio per non avere sorprese. Alcune università potrebbero richiedere un certificato ufficiale di lingua. Se ne sei sprovvisto, fai un corso o un esame che certifichi il tuo livello.
L’obiettivo del progetto Erasmus è quello di sostenere, promuovere e costruire uno spazio europeo per l’istruzione e la cooperazione. Il programma è un'idea tutta italiana, nata nel 1987 ed evoluta nel 2014 cambiando nome in Ersamus+: da questo momento sono state implementate anche opportunità per la formazione, la gioventù e lo sport. Il programma offre agli studenti universitari la possibilità di compiere una parte degli studi in un altro paese europeo (o extra europeo nel caso del programma Erasmus Mundus). Tutti i paesi europei vi partecipano e a questi si aggiungono alcuni Paesi non appartenenti all’Unione Europea come la Norvegia, l’Islanda, la Turchia e la Repubblica di Macedonia. Dal 2021, con l’uscita dall’Unione Europea, il Regno Unito ha sospeso il programma sia per gli studenti in entrata sia in uscita. Potrebbe però partecipare come “Partner Country”. In questo caso, agli studenti sarà richiesto un visto e la stipula di un’assicurazione sanitaria (circa 800 £ a carico dello studente). Per quanto riguarda il funzionamento, gli studenti universitari possono partecipare a più bandi per un totale di 12 mesi per ciclo accademico. Dato che ogni ateneo ha ampliato la sua offerta formativa con corsi appositi per studenti internazionali, gli studenti Erasmus potranno partecipare a tali corsi (tenuti in inglese) o, se le loro competenze linguistiche lo permettono, partecipare a qualsiasi corso inerente al loro percorso di studio. Al rientro, gli studenti italiani hanno la possibilità di far convalidare gli esami affrontati all’estero purché siano affini e abbiano un numero uguale o maggiore di CFU.
Il bando Erasmus+ viene in genere pubblicato tra gennaio e febbraio. Ogni ateneo ha delle precise scadenze. La domanda di partecipazione viene inviata mediante i portali online dell’università. Nella maggior parte dei casi viene richiesto il proprio progetto di studio, un certificato di lingua (se si è in possesso) ed eventuali altri allegati. Se non sei provvisto di una certificazione linguistica, gli atenei danno spesso la possibilità di svolgerne uno tramite l’università (CLA – Centro Linguistico di Ateneo).
Gli studenti Erasmus usufruiscono di una borsa di studio. Il contributo si differenzia in base al Paese di destinazione e in base al costo della vita. Per i Paesi Scandinavi, ad esempio, sono previsti 350 euro mensili. Per la fascia media (Austria, Belgio, Germania, Francia ecc.) è previsto invece un contributo di 300 euro mensili. Infine, per Paesi come Spagna, Polonia o Croazia, è previsto un contributo di 250 euro mensili. In base alle fasce ISEE è presente anche un’integrazione MIUR o borse aggiuntive per gli studenti con esigenze speciali.
Prima di inviare la tua candidatura per una università, dai un’occhiata all’offerta formativa. Malgrado i corsi di studio siano spesso simili tra loro, non sempre è possibile trovare un’esatta corrispondenza per uno o più corsi. In questo caso, parlane con il tuo coordinatore.