È la capitale culturale dell'Occitania, soprannominata Città Rosa per la predominanza di edifici antichi, situati per lo più nel centro storico, realizzati con un particolare mattone rosso-rosato. Nota per essere uno dei centri europei dell'industria aerospaziale, vanta un grandioso patrimonio artistico. Place du Capitole, il Musee des Augustins, la Basilique Notre-Dame de la Daurade, la Basilique de Saint Sernin e il Museum de Toulouse sono solo alcune testimonianze dell'architettura romanica, gotica e rinascimentale della città. A sud est, la Citè de l'Espace ospita un planetario dove tutti possono sentirsi un pò astronauti. Che dire poi, della bellezza romantica del Port de l'Embouchure, dove il Canale du Midi e il canale Brenna, si fondono con il fiume Garonna.
Treno: la stazione ferroviaria di Tolosa, si trova nel quartiere Matabiau al 64 boulevard Pierre Sémard nella Gare Routière. È aperta ogni giorno dalle 05:30 alle 01:30, a due passi dalla stazione degli autobus che offre anche servizi notturni. Dista 10 minuti a piedi dal centro città.
Aereo: l'unico aeroporto della città è il Toulouse Blagnac a 11 km a ovest dal centro. È il sesto aeroporto francese per traffico di passeggeri. La linea 88 del bus vi porterà in stazione così come la navetta AERO. Per ulteriori destinazioni, potrete usufruire delle linee metropolitane, servizio taxi o noleggio auto.
Autobus: per arrivare a Tolosa in autobus potete scegliere tra numerosi operatori internazionali e francesi quali Ouibus Isilines, Flixbus, Megabus e Starshipper. Le città collegate a Tolosa sono numerose e ricche di attrazioni e fascino, tra le più note ci sono Marsiglia, Bordeaux, Lille, Montpellier e Brest. Sono disponibile numero partenze giornaliere e arriverete comodamente alla autostazione centrale di Tolosa situato vicino alla stazione ferroviaria di Matabiau.
L'azienda Tisséo gestisci il trasporto urbano compresi metropolitana, tram e autobus. Vale la pena ricordare che la città di Tolosa è facilmente percorribile a piedi quindi si consiglia di usare i mezzi pubblici solo quando sarete stanchi dall'esplorazione degli incantevoli vicoli del centro storico ricchi di tesori architettonici. Soprattutto è consigliabile evitare di usare l'auto, specialmente nel centro della città. Il traffico pesante e le vie strette e ingarbugliate possono essere trasformarsi in un labirinto frustrante che vi farà solo perdere tempo. L'ideale è quello di utilizzare i mezzi pubblici o la bicicletta. La città offre biciclette a noleggio, con oltre 250 stazioni VélôToulouse.
Oltre che la più nota Tolosa la regione Midi-Pirenei è ricca di luoghi interessanti, da parchi nazionali e riserve naturali a deliziosi paesini. A seguire i consigli di esperti blogger di viaggio per visitare questa regione del Sud della Francia.
Da Giovy, emotionrit.it
Tolosa è una di quelle città della Francia raramente protagoniste dei viaggi dei turisti italiani. La sua posizione geografica sicuramente non gioca a favore dei viaggiatori del nostro paese che, per raggiungere Tolosa, non hanno treni o aerei diretti (salvo stagionalmente qualche low cost). Malgrado queste difficoltà logistiche, affrontabili con un po’ di organizzazione, vale veramente la pena di organizzare un viaggio in questa città.
Il sud-ovest della Francia è caratterizzato da edifici in mattoni rossi. Ecco perché si trovano città con epiteti legati ai colori. Tolosa è la Ville Rose per lo speciale colore che il centro storico assume, soprattutto all’ora del tramonto in estate. Tutto il centro di Tolosa è fatto di case e palazzi di mattoni rossi. Camminando per le vie della città si viene avvolti da una luce particolare che ha in sé tutto il calore di una città occitana. Eh già, girando per Tolosa si notano molte più bandiere occitane rispetto a quelle francesi. Il carattere occitano di Tolosa si riconosce nel modo di parlare dei suoi abitanti, nel loro accento e nei nomi delle vie che sono scritti in due lingue.
La prima cosa da fare è dirigersi fuori dal centro per due motivi principali: il rugby e la città aerospaziale. Il rugby è lo sport principale nel sud-ovest della Francia e lo Stade Toulousain, la squadra principale della città, è una delle più antiche della nazione. Assistere ad una partita allo stadio Ernest Wallon è un’esperienza da fare. L’altra attrazione da non mancare è la Cité Aérospatiale. Il luogo è perfetto per chi viaggia in famiglia ma è anche un’ottima destinazione per chi ama sognare viaggi verso mondi sconosciuti.
La città è, come moltre altre in Francia, perfettamente multietnica e questa è una delle sua peculiarità più belle. Due sono i piatti altamente consigliabili: il primo è il cassoulet, un piatto fatto di carne e fagioli, molto diffuso nel sud-ovest della Francia. La seconda specialità attinge alla tradizione magrebina. Si tratta delle merguèzes, salsicce halal cucinate alla piastra. Una bontà servita solitamente con insalata e patatine. I chioschi e ristorantini di Rue de Bayard sono un ottimo indirizzo.
Da Mariagiovanna, ilpiccoloviaggiatore.com
Nonostante sia una piccola e tranquilla cittadina, Tolosa ha molto da offrire anche ai più giovani. È quello che ci svela il blog di Mariagiovanna, che ha pensato di intervistare giovani italiani chiedendo loro di raccontare la loro esperienza. Riportiamo alcuni suggerimenti di Marvin, da poco reduce da un soggiorno nella città in qualità di studente Erasmus.
Chi si reca a Tolosa in visita o per trascorrervi un periodo più o meno lungo non può mancare di visitare il museo principale, il Musée des Augustins, costruito in un edificio gotico e contente diverse sculture e dipinti, oltre alle varie cattedrali e chiese sparse in tutta la città, da Saint Sernin a Notre-Dame du Taur. Per chi vuloe vivere Tolosa by night il blog consiglia il Cafè Pop, locale a portata di studente (per i prezzi moderati) che si trova nella zona universitaria. Facendo un giro per il quartiere Point Saint Pierre ci si imbatte in vari localini, mentre le buone forchette non possono perdersi il piatto tipico della zona, il cassoulet, pietanza a base di carne e fagioli.
Alla domanda: quando consigli di visitare Tolosa, il nostro studente risponde “L’inizio di autunno o la fine della primavera sono i momenti migliori per godere a pieno quello che la città ha da offrire, sopratutto ai giovani che in questi periodi si incontrano di sera a Saint Pierre, punto di ritrovo lungo la Garonna”.
Da Valentina, viaggiarelibera.com
Il Parco nazionale delle Cevennes è stato dichiarato dall’Unesco “Riserva Mondiale della Biosfera” nel 1985 e aderisce alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Offre paesaggi selvaggi e incontaminati, ospita più di 2.400 specie animali ed è un vero paradiso per gli amanti della natura.
Il parco è ideale per ogni tipo di attività all’aria aperta: escursioni a piedi, a cavallo o a dorso d’asino, cicloturismo, arrampicate, vie ferrate, tiro con l’arco, escursioni speleologiche, gite in canoa e kayak, in inverno sci da fondo e ciaspolate. Da maggio a ottobre il Festival della Natura propone gite, visite e mostre che permettono di scoprire paesaggi, piante, animali e tradizioni. Le gole dei fiumi Tarn e Jonte, le grotte dell’Aven Armand e di Dargilan, il massiccio del Monte Lozère e il passo del Minier sono luoghi spettacolari. Il piccolo paese di Florac merita una sosta per la bellezza del borgo e per il suo castello medievale, che è anche la sede centrale del parco. Da non perdere i musei e i piccoli villaggi montani dai tetti particolari, con tegole ricavate dalla roccia locale, come Barre des Cévennes.
Il parco è luogo di allevamento e pastorizia, i piatti tipici sono il pélardon, formaggio di latte crudo di capra, il miele di castagno, i salumi, le trote di fiume e la bajana, una zuppa tradizionale a base di castagne.
Da Raffaella, iviaggidiraffaella
Per concludere il viaggio in bellezza non può mancare una tappa in alcuni deliziosi borghi medievali della regione. Raffaella ha scelto Saint Savin, Cordes sur Ciel, e Cahors.
Partiamo con Saint Savin. Il paesino si trova non lontano dal santuario di Lourdes, ed è chiamato così in onore all’omonimo santo, che a quanto pare si isolò nel villaggio per 13 anni per pregare. Il suo corpo è seppellito nell’abbazia di Saint Savin, fondata nel secolo IV. Una curiosità: nella piazza del paese si trova la fontana che viene citata nel libro di Paulo Coelho: “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”.
Cordes sur Ciel “Cordes dovrebbe derivare da Cordoa, in riferimento a Cordova in Spagna (Cordou), celebre per la lavorazione del cuoio; oppure per l’uso di chiamare le nuove città con il nome di altre della cristianità dell’epoca. “Sur ciel” invece deriverebbe dal fatto che spesso la nebbia avvolge lo sperone su cui sorge, ma la sua cima s’innalza al di là delle nuvole.”
Cosí Raffaella ci spiega l’origine del nome di questo suggestivo paesino a nord di Albi. Lungo la strada principale si trovano bellissimi palazzi con “facciate scolpite con animali fantastici, mostri, draghi“. Tra questi Maison du Grand Faucounnier, Maison du Grand Veneur, Maison du Grand Ecuyer, Maison Prunet. Degni di una visita anche la chiesa di S. Michele e l’antico mercato, risalente al XIV secolo.
Infine Cahors che “Ha una caratteristica geografica particolare, sorge in una curva del fiume Lot, che la circonda per la maggior parte, costituendo così una penisola.” Il borgo vale la pena di essere visitato solo per la presenza del suo Pont Valentrè, il ponte fortificato meglio conservato in Europa.”
Tra gli edifici di rilievo nella parte medievale della città: la Tour de Jean XXII, la chiesa di Saint-Barthelemy, la Cattedrale di Saint-Etienne risalente al XI secolo e di stile tra il romanico e il gotico. La città è famosa per il Tartufo Nero, che si può acquistare da dicembre a marzo, mentre i piatti tipici della regione sono la cassoulet, e il confit d’anatra e d’oca.